Quanto consuma l’asciugatrice?

Quanto consuma l’asciugatrice?

Scopriamo quanto consuma l’asciugatrice

Spesso capita di chiedersi quanto consuma l’asciugatrice, l’ultima arrivata nelle case degli italiani, un elettrodomestico veramente molto utile non solo d’inverno. In Italia non ha conquistato subito il mercato sia per i costi di acquisto sia per i costi delle bollette.

Ma l’asciugatrice, asciugabiancheria, dryer o comunque lo chiamiate, è veramente un elettrodomestico di lusso? Solo per alcune tasche?

Effettivamente quanto consuma l’asciugatrice?

Innanzitutto è necessario mettere in chiaro che anche per questo elettrodomestico con i tanti modelli presenti sul mercato proprio il tanto temuto ‘consumo’ può essere tenuto sotto controllo.

  • Classe energetica

Il ‘consumo dell’energia’ è direttamente proporzionale alla ‘classe di efficienza energetica’:

  • classe B e C: il consumo va dai 3 ai 5 kWh per ciclo di asciugatura;
  • classe A, il consumo è inferiori ai 3 kWh per ciclo (circa 1,5 kWh circa).Se vi troverete ad usare quindi un tipo di asciugatrice appartenente a questa classe energetica per 20-30 volte al mese il costo che dovrete sostenere sarà circa di media intorno ai 150 euro annui.

È molto importante leggere l’etichetta che accompagna sempre gli elettrodomestici perché vi sono indicati esattamente i consumi tarati attraverso test che vengono effettuati utilizzando delle procedure standardizzate valide in tutta la Comunità economica europea. Questi test prendono come punto di riferimento un ciclo di lavaggio effettuato con 5 kg di bucato in cotone. Tale standard permette di confrontare agevolmente i vari modelli presenti sul mercato. Questo vi permette di aver ben chiaro quanto consuma l’asciugatrice.

Quanti di voi, però, sanno leggere le etichette?

Proviamo a chiarire eventuali dubbi.

L’etichetta è suddivisa in

  • settore 1 – marchio del fabbricante e modello dell’asciugatrice;
  • settore...

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    ...2 – indici di efficienza energetica attraverso le lettere dalla A alla C. Può esserci il marchio Ecolabel relativo al ridotto impatto ambientale;
  • settore 3 – indice del consumo energetico espresso in kWh riferito a un ciclo di asciugatura effettuato;
  • settore 4 – capacità di carico relativa a un ciclo di asciugatura standard;
  • settore 5 – indici di evacuazione e/o condensazione;
  • settore 6 – rumorosità misurata in decibel (dB) relativa a un ciclo di asciugatura standard.

Ovviamente, anche per questo elettrodomestico, i modelli di ultima generazione risultano essere sempre più efficienti e con un rapporto sempre più vantaggioso tra dispendio energetico e consumi.

Comunque si può comprare un’asciugatrice e usarla con tranquillità semplicemente tenendo presente alcuni consigli per mantenere nei limiti i costi della bolletta.

Ruolo importante lo gioca sempre il libretto delle istruzioni, nel quale troverete ottimi consigli per ottimi risultati, senza svenire alla prima bolletta.

Ecco comunque un utile elenco che vi farà dimenticare quanto consuma l’asciugatrice:

  • caricate l’asciugatrice nella massima quantità consentita;
  • scegliete la maggiore velocità di centrifugazione della lavatrice per avere panni meno intrisi d’acqua e per poterli asciugare nel minor tempo possibile;
  • impostate il grado di asciugatura considerando anche l’utilità dell’umidità nella stiratura;
  • pulite regolarmente i filtri;
  • permette di ottimizzare i tempi di asciugatura;
  • chiudete lo sportello del cestello per non lasciare accesa la luce all’interno;
  • scegliete, se possibile, l’opzione “bassa tariffa” per un’asciugatura con risparmio energetico addizionale;
  • sfruttate le ore notturni magari impostando la funzione ‘partenza ritardata’ dell’asciugatrice.

Ogni modello poi può avere funzioni aggiuntive utili al risparmio come, per esempio, il “mezzo carico”, o il rilevamento di umidità che aiutano a scegliere il programma più adatto alla riduzione dei consumi.